Sotto il Campanile 18 Settembre 2022 – Saluto a Don Emiliano

Pubblicato giorno 18 settembre 2022 - Avvisi, In home page, Messaggio di Saluto, NOTIZIARIO

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Terza Domenica dopo il Martirio di San Giovanni
18 Settembre 2022 – Foglio n. 191
“Corriamo tenendo fisso lo sguardo su Gesù” (Eb 12, 1-2)

 

Nella storia dei preti sono scritti il lasciare, il partire, il ricominciare. Non si tratta
di valigie da riempire e traslochi da fare,
ma di cuore, affetti, incontri, tremore, attese, speranze, stupore, sguardi, meraviglia, passione, libertà, povertà, gioia di
servire la Chiesa con amore incondizionato, fiducia incrollabile nello Spirito Santo, che sospinge, protegge, apre nuovi
cammini, non lascia mai soli.

La pensione per i preti non esiste. Ogni viaggio è una sfida cui l’annuncio del Vangelo chiama,
alla quale si risponde come Maria: “Eccomi!”. Ciò che conta è sentirsi amati
dal Signore, cuore pulsante della nostra vita e della comunità. L’ultima parola
dell’Arcivescovo nella Messa di inizio anno pastorale dell’8 settembre è stata
per “benedire i tanti inizi promettenti e impegnativi di questo tempo”, anche i
nostri, che spalancano a un futuro di grazia, che solo Dio conosce.
don Franco Colombini

 

SALUTO DI DON EMILIANO

Ciao a tutti, don Franco mi ha chiesto di scrivere due parole per salutare, ed
eccole qui.
La parte meno difficile è sempre quella degli scatoloni. Se la questione si
riducesse a qualche scatola, a qualche mal di schiena e qualche viaggio, sarebbe facile. Ma dentro quelle scatole, dietro quei mal di schiena e quei viaggi scomodi ci sono relazioni, rapporti, che dentro quei contenitori proprio non
ci stanno. Allora diventa un esercizio quasi masochistico, ma bello, quello di
rivedere ciò che si è fatto, come si è speso il tempo in questi anni.
Tornano in mente tanti volti, tante storie. Dalla prima accoglienza, fatta da
Luca, Tony e Mattia, che, facendomi da Ciceroni, mi hanno introdotto in Oratorio, a tutti i vari incontri, con i nomi di tutti da imparare, i riferimenti da riequilibrare e una vita da riassettare. Allora i ricordi diventano tanti piccoli flash, la
GMG del 2026, gli oratori feriali, i caseggi, prima a Luglio e poi a Settembre, gli incontri di Decanato, Sarajevo, Roma.

Tanti luoghi, tante esperienze, ma in particolate tante persone che, in modo diverso inaspettato, hanno accompagnato, sostenuto e visto crescere realtà e persone. Tanti bambini, che piano piano diventavano prima adolescenti e poi uomini e donne, qualcuno da accompagnare al Padre e qualcuno da aspettare per un SÌ grande. Dentro a questi sette anni ci sono state anche tante cose difficili, penso in particolare alla Pandemia, a come ci ha fermati, al panorama che offriva Trezzano, portando la spesa a tanti, così vuota, vulnerabile, triste. Eppure proprio lì nasceva tanta bontà, voglia di riprendersi, volontari inaspettati, mani tese. Onestamente non penso che tutti questi ricordi mi abbiano aiutato a fare un bilancio sul “mio” operato, sicuramente mi han lasciato un sorriso e qualche piccolo retrogusto amaro, ma questo esercizio mi ha permesso di fermarmi un attimo sui vostri volti, pregarci un attimo, dire un GRAZIE per quanto mi avete donato! Non penso di essere diventato un prete straordinario, ma d’altronde il Signore ci chiede di essere santi, non perfetti. Grazie a tutti.

SALUTO DEI RAGAZZI/E A DON EMILIANO

Caro don, mi faccio portavoce di tutti noi ragazzi grandi e piccoli. Ti ringraziamo per tutte le avventure che abbiamo vissuto con te: dalle messe della domenica all’oratorio feriale, passando per il caseggio, le piccole vacanze durante l’anno, le domeniche insieme, gli incontri … . Hai lasciato un grande insegnamento in ognuno di noi: ci hai aiutato e sostenuto in ogni occasione e circostanza. Con te abbiamo passato splendide giornate a ridere insieme in oratorio, parlando delle nostre esperienze, e hai sempre saputo trovare il modo di farci vedere anche le fatiche come occasioni importanti e ci hai passato l’entusiasmo di andare avanti sempre. Anche questa lettera la stiamo scrivendo seduti ai tavoli dell’oratorio, punto di ritrovo fondamentale per noi. Ripensando alle partite di mischietta, ai venerdì pomeriggi trascorsi in oratorio facendo i compiti e agli incontri, questi sette anni sembrano passati veramente troppo velocemente. Ci hai influenzati con le tue belle passioni come il Rugby e la lettura; questo è uno dei motivi per cui abbiamo pensato di regalarti una libreria come ricordo, almeno tutte le volte che ci riporrai dentro un libro ti torneranno in mente i momenti di vita trascorsi a Trezzano con noi; per essere sicuri che ciò accada abbiamo inciso una frase sulla libreria che racchiude tutta la nostra gratitudine nei tuoi confronti “Gesù è uno tosto. Grazie per avercelo insegnato”. Ti auguriamo di continuare a portare Gesù insieme alla tua gioia e ai tuoi sorrisi in ogni posto in cui andrai; siamo sicuri che porterai ognuno di noi nel cuore per sempre come faremo noi con te. Ci mancherai un sacco, è già così, ma dall’altra parte ci sono delle persone che non vedono l’ora di vivere nuove e belle avventure con te.

Ti vogliamo bene don, grazie di tutto.