CARISSIMI AMICHE e AMICI, BUON NATALE!
Con grande gioia verremo nelle vostre case per la benedizione di Natale!
Gesù si è fatto povero, servo, ultimo. È sceso nell’umanità con volto di uomo per incontrarci e deporre in noi il germe dell’amore. Oggi ne abbiamo tanto bisogno! La violenza, provocata dalle guerre, mostra l’arroganza di chi si ritiene potente. “La guerra è un dramma tremendo, un disastroso errore politico, una assurdità per la coscienza e il pensiero delle persone sensate. Eppure l’intollerabile è tollerato”: città distrutte, case sbriciolate, popoli in fuga, profughi senza una terra amica, bambini privi di futuro. giovani mandati al massacro, famiglie decapitate, anziani soli e dimenticati, poveri abbandonati alla fame e alla sete. E da noi impera la solitudine, il vuoto interiore, il nulla … . Si uccide per gioco, per noia, insoddisfazione, si fa del male a se stessi con abusi di ogni tipo. Sembra di sentire la parola profetica di Gesù: “Senza di me non potete far nulla”.
Ma Lui c’è! È attento a ognuno di noi. Ci è vicino. Non ci dimentica né potrebbe mai farlo. Ci ascolta. Custodisce ogni nostra parola. Sa ciò di cui abbiamo bisogno. Dal suo cuore trabocca un’abbondanza d’amore da invadere anche il nostro. Egli è la via, la verità la vita, la gioia, la pace.
Quando il 26 ottobre 1985 Madre Teresa di Calcutta parlò all’Assemblea Generale dell’Onu, mostrando a tutti la corona del Rosario che teneva sempre in mano, disse: “Io sono soltanto una povera suora che prega. Pregando, Gesù mi mette nel cuore il suo amore e io vado a donarlo a tutti i poveri che incontro sul mio cammino. Pregate anche voi! Pregate e vi accorgerete dei poveri che avete accanto. Forse nello stesso pianerottolo della vostra abitazione. Forse anche nelle vostre case c’è chi aspetta il vostro amore. Pregate e gli occhi si apriranno e il cuore si riempirà di amore”.
La Notte di Natale Papa Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica Vaticana e avrà inizio l’Anno Santo. Ci viene chiesto di essere pellegrini di speranza con gesti di amore: fermarsi, avvicinarsi, dare un po’ di attenzione, un sorriso, una carezza, una parola di conforto … . Con la bontà il mondo diventa migliore e la felicità germoglia nei cuori.
In questi giorni noi sacerdoti e Suore verremo nelle vostre famiglie, rinnovando la bella usanza di portare la benedizione del Natale. Busseremo ad ogni casa. Qualcuna si aprirà, qualche altra no. A tutte Dio spalancherà le braccia e le BENEDIRÀ.
Nell’attesa di incontrarvi giunga il nostro cordiale saluto
I vostri Sacerdoti don Franco e don Frederic
con Suor Giuseppina e Suor Gloria
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