Sotto il Campanile 18 febbraio

Pubblicato giorno 16 febbraio 2018 - NOTIZIARIO

 

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I di Quaresima 18 Febbraio 2018 – Foglio n. 23

 

Con Gesù nel deserto Contro il cuore freddo: preghiera, elemosina, digiuno Ogni anno il Vangelo delle tentazioni di Gesù (Mt 4, 1-11) ci introduce nel tempo di Quaresima. Sono le stesse che raffreddano il nostro cuore, ci allontanano da Dio, portano disordine e violenza nella vita.

“Se sei figlio di Dio …”, così il demonio si rivolge a Gesù, pretendendo di imporgli la sua volontà. Gesù sceglie il Padre e il suo progetto di amore. La Quaresima è il tempo favorevole per tornare al Signore. La parola di Papa Francesco ci indica la strada. Si lascia ispirare da un’espressione di Gesù: “Per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti si raffredderà” (Mt 24, 12).

Parlando della fine dei tempi Gesù annuncia una grande tribolazione e descrive la situazione in cui potrebbe trovarsi la comunità dei credenti: di fronte ad eventi dolorosi, alcuni falsi profeti inganneranno molti, tanto da minacciare di spegnere nei cuori la carità.

CHI SONO OGGI I “FALSI PROFETI”?

“Essi sono come ‘incantatori di serpenti’, ossia approfittano delle emozioni umane per rendere schiave le persone e portarle dove vogliono loro. Quanti figli di Dio sono suggestionati dalle lusinghe del piacere di pochi istanti, che viene scambiato per felicità!

Quanti uomini e donne vivono come incantati dall’illusione del denaro, che li rende in realtà schiavi del profitto o di interessi meschini!

Quanti vivono pensando di bastare a se stessi e cadono preda della solitudine! Altri falsi profeti sono quei ‘ciarlatani’ che offrono soluzioni semplici e immediate alle sofferenze, rimedi che si rivelano però completamente inefficaci: a quanti giovani è offerto il falso rimedio della droga, di relazioni ‘usa e getta’, di guadagni facili ma disonesti!

Quanti ancora sono irretiti in una vita completamente virtuale, in cui i rapporti sembrano più semplici e veloci per rivelarsi poi drammaticamente privi di senso! Questi truffatori che offrono cose senza valore, tolgono invece ciò che è più prezioso come la dignità, la libertà e la capacità di amare. … Ognuno di noi, perciò, è chiamato a discernere nel suo cuore ed esaminare se è minacciato dalle menzogne di questi falsi profeti …”

COME SI RAFFREDDA IN NOI LA CARITÀ?

“Ciò che spegne la carità è anzitutto l’avidità per il denaro, “radice di tutti i mali” (1 Tim 6, 10); ad essa segue il rifiuto di Dio e dunque di trovare consolazione in Lui, preferendo la nostra desolazione al conforto della sua Parola e dei Sacramenti. … Tutto ciò si tramuta in violenza, che si volge contro coloro che sono ritenuti una minaccia alle nostre ‘certezze’: il bambino non ancora nato, l’anziano malato, l’ospite di passaggio, lo straniero, ma anche il prossimo che non corrisponde alle nostre attese. Anche il creato è testimone silenzioso di questo raffreddamento della carità: la terra è avvelenata da rifiuti gettati per incuria; i mari, anch’essi inquinati, devono purtroppo ricoprire i resti di tanti naufraghi delle migrazioni forzate; i cieli – che nel disegno di Dio cantano la sua gloria – sono solcati da macchine che fanno piovere strumenti di morte. L’amore si raffredda nelle nostre comunità. I segni più evidenti sono l’accidia egoista, il pessimismo sterile,la tentazione di isolarsi e di impegnarsi in continue guerre fratricide, la mentalità mondana che induce ad occuparsi solo di ciò che è apparante, riducendo in tal modo l’ardore missionario”.

COSA FARE?

“La Chiesa, nostra madre e maestra, assieme alla medicina, a volte amara della verità, ci offre in questo tempo di Quaresima il dolce rimedio della preghiera, dell’elemosina e del digiuno. Dedicando più tempo alla PREGHIERA, permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi per cercare finalmente la consolazione in Dio. Egli è nostro Padre e vuole per noi la vita. L’esercizio dell’ ELEMOSINA ci libera dall’avidità e si aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello. … Il DIGIUNO, infine, toglie forza alla nostra violenza, ci disarma, e costituisce un’importante occasione di crescita. Da una parte ci permette di sperimentare ciò che provano quanti mancano anche dello stretto necessario e conoscono i morsi quotidiani della fame; dall’altra esprime la condizione del nostro spirito, affamato di bontà e assetato della vita di Dio. Il digiuno ci sveglia, ci fa più attenti a Dio e al prossimo, ridesta la volontà di obbedire a Dio, che solo, sazia la nostra fame”.

VERSO LA LUCE Ecco delineato il cammino, un percorso di conversione, che conduce alla Pasqua, alla luce, al trionfo della vita, alla vittoria del bene, all’umanità nuova, ad un mondo più giusto e fraterno. La vita spirituale è spesso minacciata da un torpore, che la intontisce. E anche la Quaresima rischia di scorrere via come un periodo qualunque, in una vita affastellata da tante cose. In questi quaranta giorni non siamo chiamati a compiere gesti appariscenti, ma a procedere nel silenzio, determinati, lasciandoci prendere dalla Parola di Dio, per conformare la nostra vita alla sua, dicendo sì alla sua volontà di amore quotidiano, con il coraggio di cambiare per essere suoi Figli e scoprire di essere di nuovo perdonati, giustificati, amati. Il fuoco dello Spirito è una luce sottile. Impariamo a seguirla .

don Franco Colombini