Sotto il Campanile 27 maggio

Pubblicato giorno 25 maggio 2018 - NOTIZIARIO

 

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Domenica della Santissima Trinità
27 Maggio 2018 – Foglio n. 37
Festa del Santuario della Madonna della Bassa

Ogni uomo porta in sé il desiderio di essere amato. Nella famiglia, dove cresce, sperimenta la gioia dell’amore che si prende cura della sua vita fino al sacrificio. Gesù ci ha detto che Dio è Padre, il Figlio rivela il suo volto e ci comunica l’amore che li lega. Dio è Comunione, è Famiglia, è Trinità, è Amore fedele e per sempre. Ci ha donato Gesù, ha preso su di sé tutto il male del mondo, lo ha vinto sul legno della Croce col sacrificio della vita e lo ha portato via una volta per tutte. Ci ha consegnato lo Spirito, nel quale siamo venuti alla luce, cresciamo, viviamo, camminiamo verso il pieno compimento di ogni speranza, anche quella della vita eterna. Il nostro cuore brucia dalla voglia di vedere Dio, conoscerlo, abbracciarlo. Quando ci prende, lo desideriamo sempre più, senza mai possederlo ed esserne sazi. Aneliamo ad una pienezza, che avremo solo quando “lo vedremo faccia a faccia”.

L’incontro con Dio ci fa sentire sorelle e fratelli. Ogni volto è una meraviglia, un dono inestimabile, ricevuto dalle mani del Padre, come in famiglia ogni figlio è un fratello o una sorella per chi è nato in quella casa. La Trinità cambia il corso della storia e lo orienta verso la concordia, l’accoglienza fraterna, la pace, l’abbattimento dei muri che dividono. Quando lo dimentichiamo, ci ritroviamo nel cinismo della violenza, nel nulla. È una triste lezione che riceviamo in questi giorni. Dal Mediterraneo orientale al Pacifico tutto il mondo Islamico è in fiamme, sembra bruciare di rabbia, di odio verso le minoranze. Sarebbe pericoloso pensare che non vi sia un legame tra i troppi Palestinesi morti, mentre protestavano per lo spostamento dell’Ambasciata Statunitense a Gerusalemme, e l’orrore di famiglie intere che si sono suicidate per massacrare inermi cristiani, mentre pregavano nelle loro chiese in Indonesia. Nel confuso mondo di oggi le infezioni della violenza si riverberano ovunque e il terrore jihadista non perde occasione per dimostrare la tetra vitalità della sua filosofia di morte. Bastava una briciola di saggezza, meno calcolo politico e più amore fraterno per evitare la carneficina. Quella di Washington è stata una mossa inutile e sbagliata, offensiva della millenaria pluralità della Città Santa quale simbolo di popoli e di fedi. Le potenze regionali pensano con miopia ai propri interessi a breve termine. L’Europa balbetta confusa. Nessuno sembra capace di spegnere le fiamme dell’estremismo. E intanto la gente continua a morire.

Senza Dio ignoriamo chi siamo, dove andiamo, perché viviamo. Ci sentiamo orfani, enigmi inspiegabili, tristi. L’oscurità genera solitudine, fa paura, deprime, ci porta a dimenticare, evadere, non pensare. Forse è questa una delle cause del boom degli psicofarmaci. In essi si cerca rifugio e protezione. Milano è la città che non dorme mai. È in testa a quell’indicatore di infelicità che sono gli ansiolitici, gli antidepressivi, gli antipsicotici, i sedativo ipnotici. I numeri resi noti in questi giorni riguardano solo i farmaci da ricetta, senza considerare chi li acquista in farmacia. È preoccupante l’escalation di chi assume anfetamine e metilfenidato per lo studio, il lavoro, lo sport, per fare i compiti, i lavori in casa, per qualsiasi cosa … . Non tende a diminuire il triste fenomeno della droga, delle sostanze stupefacenti, dell’alcool, dell’azzardo. Le dipendenze continuano a mietere vittime, soprattutto tra ragazzi giovanissimi, che giocano con divertimenti estremi, fino a sfidare la morte, per sentirsi vivi. In questi giorni sui social network sono girati selfie di adolescenti sdraiati sui binari con il treno in arrivo. Immagini da paura! Tra le tante considerazioni c’è posto anche per il vuoto interiore, il nulla esistenziale, la noia di vivere, il tedio della vita, la mancanza assoluta di alti riferimenti.

Il mondo vive nell’attesa di Dio. Senza l’Amore, si è persi. Il nostro è un tempo meraviglioso per evangelizzare, far conoscere il Dio di Gesù, portare lo Spirito, spalancare gli animi alla luce e al calore di un Padre buono, impaziente di incontrare tutti i suoi figli e riempire la vita di bene. La Trinità è un vulcano di amore incandescente. Una rivoluzione di carità. Partecipare a questa straordinaria avventura è gioia. Non c’è niente di più bello, perché siamo fatti per amare. La Madonna di San Carlo, Patrona della Bassa, ci porti vicino a chi attende di vedere lo splendore del volto di Dio.

don Franco Colombini